venerdì 29 marzo 2019

Leibniz e l'universo come organismo vivente


"Anche nella più piccola parte di materia c'è un mondo di creature, di viventi, di animali, di anime."
(Leibniz, Monadologia)

Leibniz afferma che il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite possibilità la libertà divina coincide con la razionalità.

Sostiene una concezione dinamica della realtà in cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica, cioè la forza viva che è l'essenza delle sostanze individuali.

Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi
  • centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione
  • entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentativa

La percezione 
→ l'attività mediante la quale le monadi percepiscono in modo oscuro e confuso le cose esterne. L'appercezione → la conoscenza chiara e distinta dell'attività percettiva

Vi sono tre tipologie di monadi:
  1. quelle del tutto prive di coscienza
  2. gli animali
  3. gli spiriti superiori
sono create da Dio, la monade suprema, il quale pone tra le monadi un'armonia prestabilita grazie a cui vi è accordo perfetto tra gli eventi che accadono in ciascuna di esse e quelli che accadono nelle altre.

La logica e il progetto di matematizzazione del pensiero

Leibniz elabora un metodo logico per matematizzare il pensiero cioè per ridurre le operazioni mentali a un calcolo


Elabora poi una distinzione tra:


  • verità di ragione → verità necessarie in cui il predicato è implicito nel soggetto da cui può essere dedotto con necessità. Riguardano il mondo della logica e si fondano sui principi di identità e non contraddizione.
  • verità di fatto → verità contingenti i cui predicati non possono essere dedotti dal soggetto e il cui contrario è sempre possibile. Riguardano il mondo reale e si fondano sul principio di ragion sufficiente.

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