martedì 18 settembre 2018

La Riforma protestante e il libero esame delle Scritture

Al di là delle conseguenze che la Riforma protestante ebbe in campo religioso è importante sottolineare la rilevanza filosofico-culturale del suo principio cardinale: il "libero esame"delle Scritture, affermato da Martin Lutero. Questo principio sosteneva che ogni fede si doveva rapportare direttamente al testo sacro. Esso inoltre si collegava all'esigenza tipicamente umanistica e rinascimentale di "ritornare alle fonti" cioè alle origini del cristianesimo, recuperando la dimensione dell'interiorità della fede.

Il ruolo della chiesa viene messo in discussione da Lutero, il quale nega il suo valore di mediatrice tra l'uomo e Dio: ogni credete è in grado di cogliere la verità contenuta nelle Scritture, senza bisogno dell'interpretazione del sacerdote, cosi non è la chiesa a dispensare la grazia di cui l'uomo ha bisogno per salvarsi, in quanto solo Dio detiene tale potere. Le opere e le azioni dei fedeli non valgono nulla nella conquista del perdono; esclusivamente la fede, che è un dono divino, può portare gli uomini alla salvezza, evitando loro la dannazione.

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