martedì 18 settembre 2018

Campanella e l'esaltazione della scienza e della tecnica

Al pensiero di Telesio si ispira Tommaso Campanella (nato in Calabria nel 1568) accusato di eresia per l'adesione al naturalismo e al senatismo filosofico cosentino.

L'aspetto filosofico da sottolineare è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura, tipica dell'età umanistica-rinascimentale. Campanella rigetta la cultura libresca, appellandosi all'esperienza diretta della realtà.

Egli interpreta la fisica di Telesio alla luce di suggestioni tratte dalla magia e dalla metafisica, che lo portano  sostenere l'universale animazione di tutte le cose del mondo. Queste sono dotate di sensibilità. L'esperienza sensibile è per il filosofo calabrese il fulcro dell'attività conoscitiva: a differenza della ragione, infatti, i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa.

Il fondamento ultimo di una natura intesa come totalità organica è Dio, che crea e governa il mondo attraverso tre principi fondamentali dell'essere:

  • la potenza, che rende ogni cosa necessariamente come dev'essere
  • la sapienza, da cui deriva l'armonia che regge il mondo
  • l'amore, che indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo
L'opera più nota di Campanella è "La città del sole". Un testo che appartiene al genere letterario dell'utopia (dal greco outopos, "non" e "luogo", per indicare un luogo che non c'è, ideale). In questo testo Campanella propone un modello ideale di società, che egli illuse di poter realizzare concretamente: a tal fine ordì la Calabria una congiura contro gli Spagnoli che occupavano il regno di Napoli.

L'opera si svolge come un dialogo tra un nobile e un navigatore genovese: quest'ultimo racconta la storia di una città che ha potuto visitare in un'isola equatoriale, città in cui la famiglia è abolita, la proprietà privata e la schiavitù aborrite, il lavoro considerato un grande valore che nobiltà l'uomo. In questa società il potere è affidato a un sommo sacerdote, Sol, e a tre ministri: Pon, Sir e Mor:
  1. Pon: rappresenta la potenza, a cui spetta il controllo dell'attività bellica
  2. Sir: rappresenta la sapienza, a cui spetta il controllo delle scienze e delle arti
  3. Mor: rappresenta l'amore, a cui spetta la salute e la riproduzione.
Egli inoltre riserva anche una grande attenzione alla formazione dei ragazzi, sottolineando non solo la necessità di un'istruzione basata sull'osservazione diretta delle cose, ma anche il bisogno di sradicare dal mondo l'ignoranza, fronte di tutti i mali.




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