"Anche nella più piccola parte di materia c'è un mondo di creature, di viventi, di animali, di anime."
(Leibniz, Monadologia)
Leibniz afferma che il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite possibilità → la libertà divina coincide con la razionalità.
Sostiene una concezione dinamica della realtà in cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica, cioè la forza viva che è l'essenza delle sostanze individuali.
Leibniz afferma che nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi
- centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione
- entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentativa
La percezione → l'attività mediante la quale le monadi percepiscono in modo oscuro e confuso le cose esterne. L'appercezione → la conoscenza chiara e distinta dell'attività percettiva
Vi sono tre tipologie di monadi:
- quelle del tutto prive di coscienza
- gli animali
- gli spiriti superiori
sono create da Dio, la monade suprema, il quale pone tra le monadi un'armonia prestabilita grazie a cui vi è accordo perfetto tra gli eventi che accadono in ciascuna di esse e quelli che accadono nelle altre.
Leibniz elabora un metodo logico per matematizzare il pensiero cioè per ridurre le operazioni mentali a un calcolo.
Elabora poi una distinzione tra:
- verità di ragione → verità necessarie in cui il predicato è implicito nel soggetto da cui può essere dedotto con necessità. Riguardano il mondo della logica e si fondano sui principi di identità e non contraddizione.
- verità di fatto → verità contingenti i cui predicati non possono essere dedotti dal soggetto e il cui contrario è sempre possibile. Riguardano il mondo reale e si fondano sul principio di ragion sufficiente.
Nessun commento:
Posta un commento